Con decreto del 29 settembre 2023 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso operativo il sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva di imprese dotate di personalità giuridica, di persone giuridiche private, di trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali e di istituti giuridici affini al trust. Il sistema era già stato previsto dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, dell’11 marzo 2022, n. 55.
Alla luce del decreto del 29 settembre 2023, lo scorso 11 dicembre 2023 sarebbe scaduto il termine perentorio di 60 giorni per effettuare le comunicazioni dei dati e delle informazioni di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 3 del decreto n. 55 del 2022, secondo cui:
(1) Gli amministratori delle imprese dotate di personalità giuridica e il fondatore, ove in vita, oppure i soggetti cui è attribuita la rappresentanza e l’amministrazione delle persone giuridiche private comunicano all’ufficio del registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente i dati e le informazioni relativi alla titolarità effettiva, acquisiti ai sensi dell’articolo 22, commi 3 e 4, del decreto antiriciclaggio, per la loro iscrizione e conservazione nella sezione autonoma del registro delle imprese;
(2) Il fiduciario di trust o di istituti giuridici affini comunica all’ufficio del registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente i dati e le informazioni relativi alla titolarità effettiva, acquisiti ai sensi dell’articolo 22, comma 5, del decreto antiriciclaggio per la loro iscrizione e conservazione nella sezione speciale del registro delle imprese.
A sorpresa, con ordinanza del 6 dicembre 2023, il TAR Lazio – tenuto conto della rilevanza delle situazioni giuridiche suscettibili di essere incise, in modo irreparabile, dall’imminente scadenza del termine per l’adempimento degli obblighi di comunicazione e – ritenuto meritevole di tutela l’interesse al mantenimento della res adhuc integra sino alla definizione del giudizio nel merito da parte della parte ricorrente (che opera nel settore delle intestazioni fiduciarie) – ha sospeso l’efficacia del decreto del 29 settembre 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed ha fissato per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 27 marzo 2024.
Non sono note le argomentazioni svolte in sede cautelare dinanzi al TAR e non ci resta che attendere la prossima primavera per sapere, nel merito, cosa verrà deciso.
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