Con l’inizio del nuovo anno fiscale inglese (l’anno fiscale inglese corrisponde al periodo di 12 mesi che si apre il 6 aprile e si conclude il 5 aprile dell’anno seguente), il governo britannico ha apportato alcune modifiche alla disciplina legislativa tributaria. Il presente contributo ha lo scopo di illustrare il quadro fiscale aggiornato relativo al possesso e alla cessione di azioni di una private limited company di diritto inglese.
Di seguito, si fornisce una breve analisi delle imposte che un azionista è tenuto a pagare con maggiore frequenza, vale a dire:
1) Income Tax
2) Stamp Duty
3) Inheritance Tax
4) Capital Gain Tax
Tutti i riferimenti ad aliquote, sgravi fiscali, tax bands e detrazioni fiscali sono aggiornati e riferiti all’anno fiscale 2024/2025 del Regno Unito.
1) Nozioni generali sull’Income Tax
Ogni azionista di una private limited company registrata in Inghilterra presso il competente registro delle imprese è tenuto a pagare le imposte sui dividendi che dovesse percepire.
L’Agenzia delle Entrate inglese (HMRC) considera ogni dividendo ricevuto come parte del reddito dell’azionista stesso, e tale dividendo aumenta la base imponibile ai fini dell’Income Tax.
Il reddito imponibile è costituito dalla somma di tutti i guadagni realizzati in un anno fiscale (Reddito Annuo Totale).
Ogni contribuente ha una franchigia personale esente da imposte (Personal Allowance) (£12.570 per l’anno fiscale 2024/25 e valida fino al 2028). In altre parole, chiunque abbia un Reddito Annuo Totale inferiore a £ 12.570 non è tenuto a pagare alcuna Income Tax.
A seconda dell’ammontare del Reddito Annuo Totale, i contribuenti vengono assegnati a una tax band specifica e l’aliquota fiscale applicabile viene determinata di conseguenza. Di seguito vengono riportate le soglie che determinano le suddette tax bands:
- Personal Allowance: £12,570.00;
- Basic-rate tax: da £12,571.00 a £37,700.00;
- High-rate tax: da £37,701.00 a £125,139.00; e
- Additional-rate tax: da £125,140.00.
1.1) Imposta sui dividendi
Sempre con riferimento alle imposte sul reddito da dividendi, ciascun azionista ha a disposizione una franchigia fiscale sui dividendi ricevuti corrispondente a £500 da aggiungersi alla sopra descritta Personal Allowance. Ciò significa che l’azionista che riceve dividendi inferiori a £500 non è tenuto a pagare alcuna Income Tax da dividendi e che invece l’azionista che riceve dividendi di valore superiore a £500 pagherà le imposte solo sulla porzione di dividendi che eccede £500, sempre che il Reddito Annuo Totale sia superiore alla Personal Allowance.
Come già detto, l’aliquota d’imposta applicabile è determinata in base alla tax band a cui il contribuente azionista è assegnato.
Per effetto dell’incremento intervenuto nell’aprile 2022, l’imposta sui dividendi si calcola sulle aliquote di cui segue:
- 8,75% per i contribuenti rientranti nella Basic-rate tax band;
- 33,75% per i contribuenti rientranti nella High-rate tax band; e
- 39,35% per i contribuenti rientranti nell’Additional-rate tax band.
2) Stamp Duty – Acquisto di azioni
Le azioni di una private limited company di diritto inglese possono essere acquistate elettronicamente tramite il sistema CREST (sistema di deposito titoli con sede nel Regno Unito che detiene azioni e Gilt britannici (titoli di stato inglesi), nonché azioni irlandesi e altri titoli internazionali), oppure tramite l’apposito stock transfer form cartaceo. In entrambi casi si applica la Stamp Duty.
L’importo della Stamp Duty da pagare dipende dal modo in cui il contribuente acquista le azioni. In particolare:
- Acquisto tramite stock transfer form cartaceo. La Stamp Duty è fissata allo 0,5% per i trasferimenti il cui valore sia superiore a £1.000, mentre non è dovuta se il valore della compravendita è inferiore a £1.000.
- Acquisto elettronico tramite il sistema CREST. La Stamp Duty è fissata allo 0,5% del valore della compravendita, qualunque sia l’importo.
Si ricorda che la Stamp Duty non è altresì dovuta nei seguenti casi:
- ove a un dipendente siano trasferite azioni della società (o del gruppo) per cui lavora sempre che il valore massimo delle medesime, per singolo dipendente, non sia superiore a £ 50.000;
- in caso di trasferimento di azioni di nuova emissione;
- ove si tratti di trasferimenti di Azioni di una società di investimento di tipo aperto, conosciuti anche come OEIC (tipo di fondo d’investimento domiciliato nel Regno Unito, strutturato come società a sé stante per investire in azioni e altri titoli);
- ove si trasferiscano unità (quote) di un trust;
- ove si trasferiscano fondi negoziati in borsa, detti ETF;
- ove si trasferiscano Azioni estere al di fuori del Regno Unito; e
- in caso di Donazioni di azioni.
3) Inheritance Tax
Nell’ipotesi in cui le azioni vengano trasferite mortis causa, l’erede potrebbe essere soggetto al pagamento dell‘Inheritance Tax e di conseguenza l’applicazione di tale imposta deve essere verificata sempre di volta in volta. Alcuni trasferimenti sono, infatti, totalmente esenti come per esempio quelli tra coniugi e quelli destinati ad organizzazioni no profit.
Ove l’Inheritance tax sia dovuta, l’aliquota è fissata al 40% del valore di mercato delle azioni oggetto di trasferimento alla data del decesso.
3.1) Business Property Relief (BPR)
Se il trasferimento di azioni mortis causa non è esente dal pagamento dell’Inheritance Tax, al momento del calcolo della stessa, è essenziale verificare se si possa applicare o meno il Business Property Relief (BPR). Il BPR, ove applicabile, riduce il valore dei beni aziendali (tra cui rientrano le azioni) soggetti a tassazione, e di conseguenza dell’importo dell’imposta da versare. Il BPR si applica ove i beni aziendali siano stati posseduti per almeno i due anni precedenti al trasferimento.
Le riduzioni variano a seconda del tipo di bene.
Nello specifico caso del trasferimento di azioni di una società non quotata (incluse le private limited companies) la riduzione è fissata al 100% del valore delle azioni trasferite. In altre parole, ai sensi della legge inglese, ove il trasferimento abbia ad oggetto azioni di una società non quotata, il valore delle azioni sul quale l’aliquota del 40% viene applicata, venendo questo ridotto del 100%, è pari a zero, di conseguenza nessuna Inheritance Tax è dovuta.
4) Capital Gain Tax (CGT).
La Capital Gain Tax o CGT si applica agli utili effettivamente realizzati dalla vendita di azioni, il che significa che l’imposta da pagare si basa sul guadagno effettivo dell’azionista e non sul prezzo di vendita delle azioni. In altre parole, gli azionisti sono tassati sull’importo risultante dalla differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni e il prezzo di vendita delle stesse.
Per l’anno fiscale 2024/2025:
- la franchigia sulla CGT è fissata a £3.000, il che significa che se gli utili risultanti dalla vendita di azioni sono inferiori a £3.000 non sono tassati; e
- la CGT viene addebitata sull’importo eccedente £3.000 applicando l’aliquota del 10% per i contribuenti rientranti nella Basic-rate tax band, e l’aliquota del 20% per tutti gli altri contribuenti.
In generale, non è dovuta alcuna CGT se:
- le azioni vengono cedute tra coniugi/partner civili ovvero ad un ente di beneficenza.
- È intervenuta la cessione di:
- Azioni contenute in un conto di risparmio individuale (ISAs) o in un piano di partecipazione personale (PEPs). Sia i PEPs che gli ISAs sono piani di investimento introdotti dal governo inglese per incoraggiare gli investimenti in società britanniche;
- Azioni in piani di incentivazione azionaria (SIPs) del datore di lavoro, in altre parole piani di assegnazione di azioni ai propri dipendenti;
- Gilts governativi del Regno Unito (titoli di stato inglesi); e
- Obbligazioni a premio.
Per concludere, è essenziale ricordare che le aliquote fiscali vengono riviste periodicamente e che quindi è sempre buona norma verificare con un consulente specializzato la disciplina fiscale vigente ogniqualvolta si comprino o cedano azioni. Complessivamente, come sopra evidenziato in relazione all’Income Tax, negli ultimi anni si sono registrati aumenti dovuti alla specifica situazione economica che il Regno Unito sta affrontando. Gli aumenti per il momento non sembrano destare preoccupazioni e si può affermare che rientrino nella normalità.
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